E’ sempre difficile fare delle previsioni non avendo la sfera di cristallo per leggere il futuro. Tuttavia ci sono indizi, e pressioni crescenti, dovute alla drammatica situazione attuale, che fanno ben sperare per le Comunità energetiche rinnovabili (CER).
Secondo uno studio del Politecnico di Milano, le Comunità Energetiche in Italia entro 5 anni saranno 40.000, coinvolgendo oltre un milione di famiglie e 10.000 imprese.
Il PNRR prevede 2,20 miliardi di euro di investimento a tasso zero per le CER per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, per produrre circa 2.500 GWh annui con le rinnovabili. In Italia la regolamentazione del soggetto giuridico CER sta per ora seguendo uno schema transitorio in attesa dei provvedimenti che l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) dovrà adottare per attuare il Decreto di Recepimento della Red II (D.L. 199/2021).
L’appello al Governo
Lo stanziamento dei 2,2 miliardi del PNRR, è bloccato in mancanza dei decreti attuativi.
Recentemente è stato rivolto un appello al Governo per sollecitare l’emanazione di tali decreti. A tale appello hanno aderito 77 realtà della società civile tra associazioni laiche e religiose, fondazioni, movimenti, tra cui Anteas, e alcune Associazioni Consumatori come Adiconsum.
Per scaricare l’appello della società civile, clicca qui
Per approfondimenti sullo stato dell’arte delle Comunità energetiche in Italia e delle relative difficoltà leggi l’articolo di Legambiente.
Auguriamoci che il nuovo Governo accolga questa richiesta che proviene dalla base, perchè questo ritardo ha un costo pesante a livello economico, sociale ed ambientale.
Marco Bresci