Si è concluso il ciclo di sei incontri Dal Macro al Micro promossi nell’anno 2024 dall’associazione pistoiese Orizzonte Green e dalla Biblioteca San Giorgio presso l’Auditorium Tiziano Terzani. Una serie di appuntamenti nati dall’idea di proporre e promuovere occasioni di confronto e dibattito su ambiente, energia, mondo e territorio, alla ricerca del ruolo dell’individuo, delle comunità, delle associazioni, dell’economia locale, della comunicazione e della geografia.
La complessità del periodo storico attuale, con problematiche globali e cambiamenti sempre più repentini, presenta immani sfide da risolvere. Le macro crisi raggiungono anche la quotidianità, il territorio, l’economia locale, toccano la vita di ognuno di noi. La strada per migliorare le condizioni del nostro mondo passa attraverso la ricerca di soluzioni interdisciplinari, condivise, coinvolgendo la base. L’uomo, con i suoi comportamenti, le sue conoscenze, la sua coscienza e responsabilità, può agire positivamente, sia nei diversi campi a cui è chiamato ad impegnarsi, che sul proprio territorio di appartenenza.
Negli incontri, caratterizzati dalla partecipazione di esperti nei vari settori coinvolti, sono stati affrontati vari punti di vista, offerti strumenti di conoscenza, delineate delle possibili soluzioni nei diversi contesti dell’essere e del vivere quotidiano. È stato un percorso caratterizzato da un approccio propositivo e multidisciplinare, che ha aiutato il pubblico a orientarsi all’interno di temi ampi e complessi come i cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile, la transizione energetica, una crescita economica più equa e sopportabile per gli uomini e per il nostro pianeta.
L’ultimo incontro, che si è svolto sabato 23 novembre, aveva come tema da sviluppare: “Insieme per un mondo unito, equo, pacifico ed ecosostenibile: l’importanza dell’impegno individuale e dell’azione sociale” con relatore l’ingegnere e divulgatore Marco Bresci, presidente dell’associazione Orizzonte Green.
Le immense sfide globali attuali spingono l’Umanità a riconsiderare i valori e gli insegnamenti universali come sorgente di ispirazione e orientamento per tutti gli affari umani. La storia presenta un processo continuo di crisi e vittorie, ma anche una lenta evoluzione collettiva. La rapidità degli eventi e la gravità sempre maggiore dei problemi rimestano le coscienze e suscitano domande come “che cosa fare” in questa situazione. La presa di coscienza della responsabilità individuale è importante per cogliere le preziose opportunità personali per lasciare un’impronta positiva sul futuro del nostro Pianeta.
Emerge sempre più ogni giorno che passa la necessità di impegnarsi a livello locale, di fare rete, di lavorare insieme su progetti che abbiano come obiettivo la salvaguardia del territorio, il miglioramento della qualità delle vita e dei rapporti interpersonali. Al centro vi è l’uomo con i sui comportamenti.
La risposta a problemi complessi come quelli attuali vede il coinvolgimento universale per la loro risoluzione. Le associazioni possono svolgere un ruolo importante in questo periodo così difficile. Occorre però una maggiore coesione e collaborazione per il raggiungimento degli scopi indicati nei vari statuti. La ricerca dell’immagine, della visibilità per fare soci ed ottenere contributi per propri progetti può far perdere di vista alle associazioni che, se si vuole incidere di più sul territorio di appartenenza, è necessario unire le forze, le risorse umane, gli strumenti. Da soli non si va molto lontano, l’esperienza lo dimostra.
La transizione verso un mondo migliore richiede un miglioramento nei comportamenti ed un’evoluzione della coscienza, individuale e collettiva. E’ una transizione umana piuttosto che tecnologica e/o digitale. Occorre necessariamente alzare il livello morale, etico e culturale per vincere la questione ambientale, giungere alla pace mondiale ed al disarmo universale.
Promuovere insieme una visione universale, inclusiva, che possa tutelare tutti i popoli, l’ambiente, i beni comuni, i diritti e garantire un futuro sostenibile.
L’evoluzione è su più piani, giuridico, sociale, umano. Occorre educare con l’esempio, con il sacrificio personale. Anche in fisica per ogni cambiamento di stato c’è necessità di energia. Occorre educare le nuove generazioni ad una civiltà mondiale, unita, pacifica, equa, giusta, ecosostenibile. Sono poche le persone preparate, pronte a guidare l’Umanità, i governi, i popoli ad una società basata sui valori e sugli insegnamenti universali.
Ognuno può trovare il proprio ruolo come le cellule dell’organismo che lavorano per il benessere del tutto. L’individuo può scegliere liberamente e consapevolmente di dare il meglio di sé per la salute globale dell’Umanità e del Pianeta.
Anche le associazioni possono trovare il proprio ruolo. Se l’individuo può essere paragonato alle cellule dell’organismo che lavorano per il benessere del tutto, le associazioni possono essere paragonati a organi e tessuti. Solo da una loro cooperazione ed una collaborazione attiva si può pensare che la società nel suo insieme possa trarre benefici.
La resilienza è maggiore dove ci sono buoni rapporti con i vicini, con i cittadini, con le istituzioni, con le associazioni. Un’educazione alla pace ed alla sopravvivenza si basa sulla libera e volontaria condivisione dei beni e delle risorse, sulla qualità dei rapporti.
Conviene da tutti i punti di vista lavorare insieme per un futuro più luminoso.